Helen Merrill Bio

Helen Merrill b

Questa breve biografia è tratta da un articolo di Massimo Nunzi Se non avete mai ascoltato Helen Merrill, siete sicuramente in credito con l’Universo. Quello che questa cantante ha dato al mondo della musica è, oltre ad una classe vocale inarrivabile e uno stile senza tempo, la potenza di scuotere internamente, fin nel profondo , l’essenza dell’animo umano. Cantante della voce diafana, delicata e fragilissima di questa cantante di origine croata, nata Jelena Ana Milcetic, che  già da ragazzina, duettava felice con personaggi del calibro di Charlie Parker, Miles Davis e Charles Mingus, e che debutterà su disco con Earl “Fatha” Hines, un altro genio misconosciuto, che con la sua intuizione del trumpet/piano style messa in cantiere con Armstrong già nel 1928, nel brano “Weather Bird”, pone le basi del pianismo moderno. Helen ha un fascino indiscutibile e delle doti vocali assolutamente rivoluzionarie per il periodo in cui il suo talento si è manifestato al mondo, molto contro tendenza rispetto allo stile delle colleghe afroamericane e anche rispetto a quello delle bianche. Negli anni 50 pochi cantavano con qualla mancanza di esibizionismo, con quel focus assoluto sul testo della canzone e sul suono purissimo della sua voce. Ebbe modo di collaborare con una miriade di Giganti e l’incontro che secondo me l’ha davvero portata al massimo della sua statura artistica è stato quello con Clifford Brown, sfortunatissimo genio della tromba, che in pochissimi anni di attività professionale, ha cambiato i connotati alla tromba jazz.Per il resto la sua carriera è stata un pò frenata da tre matrimoni, che per lunghi periodi l’hanno portata addiirittura ad interrompere la professione. Ma la sua intermittenza ha comunque dato frutti importanti per il Jazz moderno e molti riferimenti alle cantanti di qualunque stile. Ancora oggi è in attività e spesso si esibisce a New York, dove abita. La recente morte del marito, il trombettista ed arrangiatore Torrie Zito l’ha prostrata ma la sua musica le permette di vivere lo stesso, nonostante l’immenso dolore provato.Ecco due clip dei suoi primi Lavori inarrivbile.

Helen Merrill With Clifford Brown – 1954

– What’s New –

Helen Merrill

 

Helen Merrill

Helen Merrill

Quello di Helen Merrill è un caso non molto frequente nel mondo jazzistico; il caso cioè di chi entra di colpo nel novero dei grandi con un solo disco.Di solito bisogna fare un po’ di anticamera più o meno lunga a seconda dei gusti del pubblico e degli umori dei critici.Perfino Una Sarah Vaughan (tra le cantanti) e un Julian Cannonball Adderley (Tra gli strumentisti) hanno seguito questa trafila. Per Helen Merril , invece basto’ il microsolco inciso nel 1955 con Clifford Brown e Oscar Pettiford (Gli arrangiamenti erano di Quincy Jones) (che sarà trattato nel post bio) perchè la critica dicesse che il Jazz aveva finalmente trovato la cantante bianca.Eppure c’erano June Christy,Anita O’Day,Chris Connor che non erano certo da sottovalutare. Helen in realtà dimostrava di possedere uel”quid”indfinibile che prima della sua clamorosa entrata nel mondo Jazzistico era sembrato appannaggio esclusivo delle cantanti nere.Billie Holiday in Testa. La Merrill si è formata alla scuola di musicisti come Bud Powell Miles Davis e Jay Jay Johnson e ha avuto il suo primo ingaggio importante con l’Orchestra di Earl Heines Il suo stile e’ decisamente strumentale e le sue interpretazioni non fanno porre nemmeno quel problema di “genere” che sorge spesso per i dischi di altre cantanti moderne:se cioè si tratti veramente di jazz oppure d “ballads” eseguite con gusto jazzistico. Helen usa con grande intelligenza i suoi mezzi vocali ed è una solista deliberatamente discreta nel senso che cerca sempre di far figurare la propria voce come strumento aggiunto del complesso che l’accompagna.[sono molto indicative in questo senso le incisioni di “Whillow weep for me” e di “Everything Happens to me”] Nel 1960 Helen Merrill Ha compiuto una lunga tournèè europea ed è stata la stella del Festival del jazz di Colombian La Tour. Successivamente è venuta in Italia a registrare col complesso di Piero Umiliani le diverse puntate della trasmissione televisiva “Moderato Swing” Ha inciso anche quattro canzoni in italiano con l’orchestra di Armando Travaioli e si è esibita successivamente in Giappone. In questo microsolco sono stati raccolti i brani da lei interpretati per la rubrica “Parole e Musica” del programma TV “Moderato Swing” la versione è la stessa accompagnata dalla dizione dei testi in italiano ad opera di Fernando Caiati. “In Night and Day” “Everything Happens to me,” “Autumn in New York”, “These Foolish Things” e “I’ve Got under my skin” Helen Merrill è accompagnata da un sestetto che comprende Piero Umiliani (piano) Gino Marinacci (Sax Baritono) Enzo Grillini (Chitarra) Berto Pisano (Contrabbasso) e Sergio Conti (Batteria). Queste sono le note Originali S.G.Biamonte del 1961 che accompagnano il CD.

Helen Merrill – Parole e musica – 1961

ITALIAN Translate

dizione dei testi in italiano ad opera di Fernando Caiati

“Everything Happens to me”



“Everything Happens to me”

Helen Merrill